"Quello di oggi è un giorno storico" per l'Ucraina e per l'Europa. Lo hanno detto tanto il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, quanto il presidente ucraino Petro Poroshenko nei loro interventi da Strasburgo e da Kiev nel collegamento tra l'Europarlamento e la Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) prima delle votazioni sull'accordo di associazione Ucraina-Ue. "Un anno fa nessuno poteva immaginare che si potessero ridisegnare le frontiere con la forza", invece ora "è tornata la paura della guerra in Europa" e "quando è accaduto in Ucraina riguarda tutti noi", ha poi aggiunto Schulz. Poroshenko ha evidenziato che "stiamo facendo un passo cruciale sulla via del ritorno alla nostra casa europea". Ed ha ricordato che "centinaia sono morti perché l'Ucraina possa trovare posto in Europa, nessun paese dopo la seconda guerra mondiale ha dovuto pagare un prezzo più alto per far parte dell'Europa". Il presidente ucraino ha poi precisato che il testo dell'accordo di associazione dell'Ucraina alla Ue "non verrà cambiato". Le disposizioni economiche di parte ucraina, secondo quanto reso noto la settimana scorsa dalla Ue, sono state in realtà rinviate al primo gennaio 2016 per accordo con la Russia.
Sarà invece "presentato presto", ha aggiunto Poroshenko, "il pacchetto di riforme" (che il presidente definisce "l'unica richiesta dei nostri partner" della Ue), assicurando tra l'altro che l'Ucraina "sarà un centro della lotta alla corruzione".
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