"L'intento - sottolinea Emiliano - è quello di unire la conoscenza e la ricerca tesa alla produzione di acciai 'intelligenti', di qualità, e non processi produttivi massivi (basati su grandi quantità) come gli attuali, la tutela del lavoro previa riqualificazione del personale attraverso piani formativi specifici atti a fornire le competenze nel campo delle bonifiche ambientali, l'utilizzo di tecnologie ibride qualificate basate sul principio della minimizzazione delle emissioni 'zero emission'".
"Il Piano - precisa - sarà composto da due proposte: la prima basata sulla ipotesi di rimeditazione da parte del nuovo Governo nazionale dei 13 decreti legislativi intercorsi fin oggi, la seconda sul generale ripensamento dell'attività produttiva, comunque sempre nel rispetto delle norme ambientali".
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