"E' assurdo che oggi, nel mercato unico più grande e avanzato del mondo, le imprese debbano dotarsi di sei o sette diversi apparecchi di bordo per effettuare i pagamenti e circolare sulle autostrade dell'Unione, o che ad un Paese sia praticamente impossibile, a causa della mancata armonizzazione normativa, garantire la riscossione dei mancati pagamenti del pedaggio da parte di utenti di un altro Paese membro". "Nella revisione della direttiva - sottolinea Salini - la priorità dell'Eurocamera deve essere quella di garantire l'interoperabilità dei pedaggi tra i Paesi membri. Si prevede che un servizio armonizzato di telepedaggio Ue comporterebbe, per gli utenti, risparmi totali pari a 370 milioni di euro l'anno, mentre i gestori recupererebbero ogni anno 150 milioni di euro di pedaggi non pagati da utilizzatori di altri Paesi europei".
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