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Nel vertice europeo non è
passata la linea Macron sulla difesa delle aziende strategiche
europee dagli investimenti dei paesi terzi come la Cina. Nel
testo finale delle conclusioni è sparita la dizione che ancora
nell'ultima bozza concordata a livello di ministri invitava la
Commissione a "esaminare e controllare gli investimenti di Paesi
terzi in settori strategici, nel rispetto delle competenze degli
stati membri". Al suo posto, l'indicazione che i leader
torneranno sull'argomento "nelle prossime riunioni" del
Consiglio europeo, preceduta dall' invito "a Consiglioe
Commissione ad approfondire e prortare avanti il dibattito su
come aumentare la reciprocità nei campi degli appalti pubblici e
degli investimento" e l'apprezzamento per l'iniziativa della
Commissione di "analizzare gli investimenti di paesi terzi nei
settori strategici, nel rispetto delle competenze degli stati
membri".
