Questo, secondo quanto hanno riferito fonti Ue, è stato inviato alla Commissione lunedì scorso. La Commissione speciale del Parlamento europeo istituita a marzo scorso per indagare sullo scandalo delle emissioni truccate nel settore auto, presentando il rapporto di metà mandato ha chiesto alla Commissione europea ed agli stati membri di presentare con urgenza alcuni documenti e informazioni.
Dall'inizio dei lavori la commissione parlamentare ha tenuto 12 riunioni, incontrando 37 esperti. Obiettivo dei lavori, indagare se membri della Commissione o delle autorità nazionali erano a conoscenza delle pratiche scoperte negli Stati Uniti a carico di Volkswagen.
Uno dei due relatori, la popolare spagnola Zalba Bidegain, ha sottolineato che "la nostra commissione non deve solo indagare sul passato, ma anche fare proposte per evitare che cose simili si ripetano in futuro: questa crisi è un'opportunità per adattare l'industria dell'auto europea al 21/o secolo ed assicurare un futuro migliore ai 12 milioni di famiglie di lavoratori del settore". Il co-relatore, il socialista olandese Gerben-Jan Gerbrandy, ha spiegato che il focus dell'inchiesta, che si concluderà con il voto della plenaria a marzo, sarà sulle responsabilità degli stati membri: "Democrazia in Europa significa che i ministri nazionali sono responsabili in Europa.
I punti di domanda sul ruolo degli stati membri restano perché la messa in atto della legislazione europea è apparsa molto debole".
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