"Le società europee stanno diventando sempre più preoccupate per l'economia cinese e il ritmo lento dell'agenda delle riforme", ha dichiarato il segretario generale dell'Euccc Adam Dunnet, "tuttavia il 55% degli intervistati ha affermato che investirebbero lo stesso di più se la Cina assicurasse un ulteriore accesso al mercato". In un momento in cui "gli investimenti cinesi nell'Ue sono più del doppio degli investimenti dell'Ue in Cina, non è una sorpresa né irragionevole che le imprese Ue chiedano di avere gli stessi diritti di opportunità di investire in Cina di quelli dati alle imprese cinesi in Europa", ha sottolineato Dunnet. Per questo, conclude il rapporto dell'Euccc, "l'economia cinese sta facendo fronte a venti contrari più forti e ha bisogno di attirare maggiori investimenti ad alto valore aggiunto da parte delle imprese europee", quindi "riforme di mercato sostanziali non sono più un'opzione ma una necessità".
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