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Amnesty, in Europa leggi anti-terrorismo orwelliane

Ue, diritti fondamentali non sono stati sacrificati

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 17 GEN - In un rapporto in cui si analizza lo stato dei diritti umani in 14 Paesi dell'Ue (l'Italia non è compresa), oltre a iniziative internazionali ed europee, per un periodo di due anni, Amnesty International denuncia come "leggi antiterrorismo orwelliane stiano privando" i cittadini "dei diritti col pretesto di difenderli".

Secondo l'organizzazione non governativa, le nuove leggi varate dai Paesi dell'Unione, per far fronte agli attacchi terroristici, "stanno conducendo l'Europa ad un pericoloso e permanente stato di polizia".

"All'indomani di una serie di spaventosi attacchi i governi hanno introdotto frettolosamente una grande quantità di leggi discriminatorie", afferma John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l'Europa, in una nota. "Queste leggi sono abbastanza preoccupanti prese singolarmente - afferma Dalhuisen - ma se messe assieme restituiscono un quadro inquietante in cui poteri incontrollati calpestano libertà date per scontate da tempo".

"I diritti umani non sono e non devono essere sacrificati nella lotta al terrorismo nell'Ue. I diritti umani sono precisamente ciò che i terroristi attaccano", commenta Tove Ernst, portavoce della Commissione Ue per gli Affari interni.

"Le misure adottate nel campo della sicurezza non riducono gli standard di protezione dei diritti umani, che sono uno dei pilastri su cui l'Ue è costruita - afferma il portavoce -. Al contrario, tutte le misure di sicurezza devono essere conformi ai principi di necessità, proporzionalità e legalità".

"La Commissione Ue non condivide il punto di vista di Amnesty che le misure anti-terrorismo prese a livello europeo minaccino la protezione dei diritti fondamentali - conclude Ernst -. E quanto alle leggi nazionali, la Commissione continuerà a monitorare da vicino che gli Stati membri Ue assicurino la corretta applicazione dei diritti fondamentali".(ANSA).

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