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Ue, 15.846 le vittime di tratta registrate in 2013-2014

66% sono europei. Avramopoulos, un dovere fermare fenomeno

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAG - Nel biennio 2013-2014, 15.846 persone sono state registrate come vittime della tratta nell'Ue.

Ma data la difficoltà di denunciare questo fenomeno, è probabile che il numero reale delle vittime sia nettamente superiore a quello registrato dalle autorità nazionali. Emerge dalla prima relazione sui progressi compiuti nella lotta alla tratta di esseri umani adottata dalla Commissione Ue.

La relazione rivela che la tratta a fini di sfruttamento sessuale continua a essere la fattispecie predominante (il 67% delle vittime registrate), seguita dalla tratta a fini di sfruttamento del lavoro (il 21%). Oltre i tre quarti delle vittime sono donne (76%) e almeno il 15% minori. Il 66% sono cittadini Ue. "È inammissibile e imperdonabile, dal punto di vista morale e giuridico, che nell'Ue del ventunesimo secolo esseri umani siano comprati, venduti e sfruttati come merci. È nostro dovere fermare questo fenomeno - afferma il commissario Ue Dimitris Avramopoulos -. Questa relazione sarà un punto di riferimento che ci orienterà per la nostra strategia". (ANSA)
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