BRUXELLES - Rendere più snella ed efficace l'azione delle istituzioni europee applicando il principio di sussidiarietà, cioè identificando quelle aree dove un'azione normativa è più efficace se intrapresa a livello nazionale o regionale anziché europeo. È la difficile missione con cui si dovranno confrontare i membri della task-force istituita dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Il gruppo di lavoro sarà coordinato dal primo vicepresidente dell'esecutivo Ue, Frans Timmermans, e sarà composto da tre membri della Conferenza degli organi parlamentari specializzati in affari dell'Ue (Cosac), e tre del Comitato europeo delle Regioni, fra cui anche il presidente Karl-Heinz Lambertz.
Altre tre sedie al tavolo della task-force erano state riservate al Parlamento Ue, che però ha scelto di non prendervi parte. Ieri la decisione è stata al centro di un botta e risposta fra Juncker e il presidente dell'Eurocamera, Antonio Tajani, che in aula ha difeso la scelta presa all'unanimità dai gruppi politici perché il Parlamento "non può essere trattato come un qualsiasi consulente". Il gruppo di esperti si riunirà per la prima volta entro fine gennaio e in sei mesi dovrà preparare la propria relazione.
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