BRUXELLES - Creare un unico regolamento per i cinque fondi europei esistenti, e garantire un bilancio adeguato per mantenere gli impegni presi sia con le regioni che con i partner internazionali. Sono due delle 14 proposte concrete per migliorare la politica di coesione avanzate dal Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa (Ccre), l'organismo presieduto dal governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che raggruppa più di 150mila governi locali attraverso 60 associazioni nazionali da 41 Paesi europei. Il Ccre chiede anche che la coesione europea non si concentri solo sulle aree più innovative ma pure su quelle rurali o attualmente meno sviluppate, e che sia garantito un approccio più flessibile basato sulle esigenze dei singoli territori.
Il Consiglio presieduto da Bonaccini ha poi accolto con favore il testo sulla politica di coesione post 2020 approvato nei giorni scorsi dal Parlamento europeo, "molto in linea con ciò di cui le città e le regioni d'Europa hanno bisogno", cioè di una politica "forte e coerente". Il Ccre è fra i fondatori, assieme al Comitato europeo delle regioni e altri organismi europei, dell'Alleanza a difesa della coesione, nata il 18 maggio scorso.
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