BRUXELLES - Un migliore coordinamento fra città, governi nazionali e Unione europea può segnare un cambio di passo nella lotta alla disoccupazione. Ne sono convinti i membri di Eurocities, la rete di cui fanno parte più di 130 grandi città in Europa, che oggi si sono riuniti a Rotterdam (Paesi Bassi) insieme a rappresentanti delle istituzioni Ue e di diverse parti interessate per discutere sul ruolo delle città nello sviluppo di nuove competenze lavorative.
Eurocities sottolinea ancora una volta l'importanza della 'Dichiarazione sul lavoro' presentata nel 2015, con la quale ha evidenziato il proprio impegno nel combattere la disoccupazione. È un punto di partenza dal quale ora procedere per implementare l'Agenda sulle competenze e l'Agenda urbana presentate negli scorsi mesi. "Non si tratta solamente di investire sulle competenze, ma si tratta di investire sulle competenze giuste" ha dichiarato Johanna Rolland, sindaco di Nantes (Francia) e presidente di Eurocities. "Come città, sappiamo dove sono le crepe e come riempirle - ha aggiunto - e lavorando con i nostri governi nazionali e con le istituzioni Ue possiamo assicurarci che le politiche che affrontano la mancanza di competenze e la disoccupazione funzionino davvero. Il giusto coinvolgimento delle città nella 'Nuova agenda per le competenze in Europa' è la chiave perché tutto questo accada".
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