"In Europa abbiamo bisogno di buoni esempi come questi - ha affermato - di quello che può essere fatto e che funziona. C'è sempre necessità della collaborazione di differenti fonti di finanziamento, pubbliche e private, su questa che è decisamente una delle priorità che abbiamo in Europa al momento, dedicare molta più attenzione ai giovani. Il ritorno positivo di questi investimenti è molto alto: se non avessimo fatto Youth guarantee ci sarebbero molti, molti più giovani disoccupati".
Secondo Markkula "abbiamo sviluppato diversi strumenti, dobbiamo integrarli di più: quello che abbiamo fatto coi datori di lavoro delle grandi compagnie dobbiamo farlo con le piccole imprese, in modo che più giovani possano compiere il loro apprendistato al lavoro".
Il programma "Garanzia giovani lo vediamo positivamente e l'abbiamo integrato anche con risorse nostre. In Toscana ci sono circa 70 mila giovani che sono scoraggiati e disoccupati, di questi 66 mila sono andati ai centri per l'impiego e si sono iscritti al programma. I centri hanno fatto il profilo di ben 45 mila di essi e il 60% di questi sono stati avviati a un'esperienza di lavoro. Per noi è un grande successo, vorremmo, e spero che questa riunione serva a sollecitare l'Europa, che questa esperienza si possa continuare perché aiuta", ha spiegato Rossi.
"Fra i Paesi che hanno avuto finanziamenti su Garanzia giovani, l'Italia può presentarsi come un Paese che ha fatto fino in fondo la propria parte", ha detto Poletti. "Avevamo un obiettivo di rendicontazione di soldi spesi a maggio di 100 milioni - ha evidenziato - ne abbiamo rendicontati 150. Siccome siamo il Paese che di solito viene considerato l'ultimo degli ultimi quello che non spende i soldi che vengono messi a disposizione credo che essere in anticipo sui tempi sia qualcosa di importante e di questo bisogna dare atto alle Regioni".
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