"Le città sono pioniere sul territorio nell'affrontare i problemi che in Europa non possiamo più risolvere separatamente, dobbiamo affrontarli insieme" spiega Markkula, elencando le partnership già avviate fra Stati membri, città, ong imprese, rappresentanti della società civile, su 12 priorità chiave, dall'inclusione di migranti e rifugiati alla qualità dell'aria e ai trasporti urbani. "L'Europa ormai è un continente di città, ricoprono un ruolo importante e vanno incluse nel processo decisionale" a livello Ue, sottolinea Hella Dunger-Loeper, segretario di Stato di Berlino. Le partnership avviate con l'agenda urbana dell'Ue "produrranno dei risultati e piani d'azione che potranno essere attuati altrove, come modello per altri Paesi e città" aggiunge Dunger-Loeper. "Discutiamo di agenda urbana da vent'anni, ma non era mai successo che diventasse una priorità: abbiamo lavorato con la presidenza di turno dell'Ue olandese perché lo diventasse" racconta Cor Lamers, sindaco di Schiedam e capo della delegazione olandese al CdR. Il Patto di Amsterdam "non è un documento di regole, ma l'inizio di un processo" afferma Lamers, perché a livello Ue "le città devono conquistare spazio, essendo il luogo dove si concentra lo sviluppo economico e sociale: è questo il futuro dell'Europa". (ANSA)
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