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Vertice Ue, l'Europa riparte da lavoro e allargamento

Accordi su bilancio, fondi giovani, unione bancaria e Serbia

Redazione ANSA

BRUXELLES - Il via libera al bilancio pluriennale 2014-2020; un passo avanti verso l'unione bancaria grazie all'intesa sui fallimenti 'ordinati'; lo stanziamento di oltre 8 miliardi per combattere la disoccupazione giovanile a partire dal 2014; la luce verde all'adozione dell'euro da parte della Lettonia da gennaio: questo, in sintesi, il bilancio del vertice europeo svoltosi a Bruxelles. Dove il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e' riuscito a incassare lo stanziamento di risorse fino a 1,5 miliardi per i prossimi 2-3 anni che l'Italia potra' utilizzare per dare lavoro ai piu' giovani nelle aree maggiormente depresse del Paese.

 

Un summit che si era aperto sotto il segno dell'ennesimo scontro scontro tra Londra e gli altri partner. Ma rientrato l'attacco sferrato da David Cameron in difesa dello 'sconto' britannico sui contributi versati al bilancio Ue, i leader dei 27 sono riusciti a portare a casa importanti intese. Che consentono di consolidare l'azione anti-crisi dell'Unione, di mettere in cantiere interventi - si parla di prestiti fino a 150 miliardi - per riaprire i rubinetti del credito in favore delle Pmi e aprire le porte di casa a Serbia e Kosovo, i due Paesi protagonisti dell'ultima guerra combattuta in Europa. Dando anche l'ok all'avvio dei negoziati con Belgrado al piu' tardi a gennaio e al lancio, in parallelo, delle trattative per un accordo di associazione e stabilizzazione con Pristina. I risultati del vertice, per i presidenti del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy e della Commissione Ue Manuel Barroso, rappresentano la ''migliore risposta'' che si poteva dare a chi, fino a pochi mesi fa, avrebbe scommesso sulla disintegrazione dell'Ue e dell'euro. Ma sarebbe anche sbagliato pensare che l'Europa e' fuori dalla crisi. Le tensioni restano ed e' assolutamente necessario - e' stato sottolineato in occasione del summit - che tutti i Paesi continuino a fare i 'compiti a casa', in primo luogo applicando le riforme concordate in sede europea. E infatti i 27 hanno approvato anche le raccomandazioni rivolte lo scorso maggio da Bruxelles ai singoli Paesi per risanare i conti, rilanciare la competitivita' e la crescita.

 

Salutando con favore pure la decisione di chiudere la procedura per deficit eccessivo aperta a suo tempo nei confronti dell'Italia. Del resto, la strada da percorrere prima di poter dichiarare il cessato pericolo e' ancora lunga e piena di ostacoli. Dal summit svoltosi all'insegna della lotta alla disoccupazione giovanile non e' giunto, ad esempio, alcun segnale significativo su un cambio di rotta in materia di austerita'. Bisognera' attendere lo svolgimento delle elezioni tedesche a settembre. Poi se ne potra' riparlare al vertice Ue di ottobre. Entro la prima meta' di luglio bisognera' poi dare il via operativo alle misure in favore delle Pmi e per fine anno fare ulteriori importanti passi avanti verso l'unione bancaria. Nei prossimi mesi l'Ue dovra' cercare di fare passi avanti anche sul rafforzamento dell'unione monetaria. Un tema di cui si sono quasi perse le tracce ma che Van Rompuy ha rilanciato oggi sottolineando la necessita' di tenere maggiormente in considerazione la sua ''dimensione sociale''. Soddisfazione per le conclusioni raggiunte dal Consiglio Europeo e' stata espressa dai principali leader europei. Cameron ha sbandierato il successo conseguito nello sventare quella che ha definito come ''l'imboscata'' ordita ai danni dello sconto britannico. La cancelliera tedesca ha sottolinea come ora, grazie all'approvazione del bilancio 2014-2020, i cittadini europei potranno cominciare a pianificare gli interventi finanziari invitando inoltre a essere ''creativi'' per combattere la disoccupazione. E il presidente francese Francois Hollande ha invitato ad andare il piu' lontano possibile sulla strada dell'unione bancaria ''senza modificare i Trattati''. L'appuntamento ora e' al 3 luglio a Berlino, dove la conferenza sull'occupazione giovanile e' chiamata a fare altri passi in avanti.

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