Il mandato di presidente della
Commissione Europea di Jean-Claude Juncker "ha dimostrato che
l'Europa può essere una forza per il progresso sociale" e
"salvato l'Europa sociale quando era quasi morta a seguito della
crisi, durante gli anni di austerità e per mano della
Commissione neo-liberale Barroso". Lo ha dichiarato il
segretario generale Luca Visentini nel suo discorso di apertura
del congresso del 14/o congresso della CES, la Confederazione
europea dei sindacati che si è aperto oggi a Vienna.
Visentini ha aggiunto che ciò è avvenuto grazie
all'iniziativa della Commissione Juncker, ma sarebbe stato
impossibile senza l'impegno e il sostegno del movimento
sindacale.
"Tutti i partiti democratici devono aumentare i loro sforzi
per costruire un'Europa più giusta e socialmente più giusta" nel
prossimo mandato del Parlamento europeo e della Commissione,
prosegue ancora Visentini.
In programma anche un incontro con il Primo ministro
portoghese Antonio Costa sulla necessità di un rinnovato
contratto sociale per l'Europa.
In un documento che sarà discusso durante il Congresso, la CES
propone un nuovo contratto sociale per l'Europa che includa la
piena attuazione del pilastro sociale insieme ad altre misure
come la forte contrattazione collettiva in tutti gli Stati
membri dell'UE, maggiori investimenti pubblici e privati,
rinnovati sforzi per affrontare il divario retributivo di genere
e est-ovest, un'azione climatica più urgente e nuove iniziative
per l'uguaglianza di genere e contro la discriminazione.
Il Congresso CES che si apre oggi a Vienna si concluderà il 24
maggio prossimo e vedrà la partecipazione di oltre 600 delegati
votanti; è il primo congresso composto al 50% da delegati donne
e uomini.
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