Più investimenti pubblici, no ai
tagli alla politica di coesione, e maggiore coinvolgimento delle
città nel processo decisionale europeo. Sono queste le richieste
principali contenute nella dichiarazione firmata oggi a
Bruxelles dai rappresentanti delle 28 capitali europee, che è
stata consegnata alla Commissione europea. Il settimo Dialogo
fra le capitali e l'esecutivo Ue è durato oltre cinque ore,
"perché è stato un vero dibattito. È così che avanza l'Unione
europea. Il messaggio che esce da questo incontro è che siamo
europei e vogliamo progredire in questo senso", ha commentato il
sindaco di Bruxelles, Philippe Close. "La commissaria alla
Politica regionale, Corina Cretu, ha riconosciuto la necessità
di coinvolgere maggiormente le città nel processo decisionale
europeo", ha spiegato la sindaca di Amsterdam, Femke Halsema.
Fra i primi cittadini presenti c'era anche quello di Atene,
Georgios Kaminis, che ha attaccato la proposta della Commissione
di tagliare la politica di coesione del 10% dopo il 2020. "Si
tratta del principale strumento che abbiamo per ridurre le
disparità e lottare contro gli euroscettici", ha detto. Per la
città di Roma era presente all'incontro il dirigente Giancarlo
Defazio.
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