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"Entro fine 2019 bisogna realizzare
l'unione bancaria, quella del mercato dei capitali e la
convergenza fiscale". Il ministro dell'Economia francese Bruno
Le Maire - intervistato dalla Stampa - fissa le tappe della
riforma della Ue: "Francia e Germania lavorano insieme dalla
nascita della costruzione europea: quando sono d'accordo, questo
dà slancio a tutta la Ue. Ma le discussioni sono aperte ai
nostri partner, innanzitutto a Italia e Spagna, con cui abbiamo
vedute convergenti su molti temi". Sul rischio che una riforma
concepita da due Paesi faccia sentire i cittadini degli altri
Stati lontani da Bruxelles, Le Maire osserva che "può esserci
questo rischio, ed è per questo che portiamo avanti le
discussioni con due grandi potenze economiche come Italia e
Spagna. Il legame tra noi è politicamente ed economicamente
forte". "Vogliamo", dice Le Maire spiegando cosa ritiene non
negoziabile, "una zona euro che garantisca più stabilità
finanziaria, più crescita e occupazione" e "questo passa
anzitutto da progetti già sul tavolo: l'Unione bancaria, quella
del mercato dei capitali e la convergenza fiscale, da
raggiungere entro il 2019". Lo stesso orizzonte temporale,
secondo Le Maire, deve avere la tassazione dei big della Rete:
"Possiamo e dobbiamo arrivarci", risponde il ministro, "la
Commissione Ue sta lavorando: aspettiamo con ansia la loro
ambiziosa proposta, poi lavoreremo per trovare un accordo di
tutti gli Stati membri e imporre una tassazione giusta ai
giganti del digitale".
