Moscovici chiarisce intanto che la questione non rientra nelle competenze della Commissione Ue: "Gli Stati membri sono liberi di fissare le aliquote d'imposta nazionali", quindi con questa misura italiana "è rispettato il principio di leale cooperazione". Le misure fiscali "dannose nell'Ue" sono disciplinate nel Codice di condotta in materia di tassazione delle imprese, e la flat tax italiana non vi rientra, nemmeno tra le eccezioni, come ha confermato un gruppo di lavoro del Consiglio. Molto critici gli europarlamentari Sergio Cofferati ed Elly Schlein (S&D), che la considerano una risposta "profondamente sbagliata, un via libera sostanziale alla creazione di paradisi fiscali in Europa per i contribuenti più ricchi".
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