Nel mondo, "su 160 Paesi, il 90% ha almeno una parte della propria legislazione che limita o discrimina il ruolo delle donne", è dunque necessario "osservare le proprie leggi e rimuovere gli ostacoli" all'uguaglianza di genere, ha spiegato Lagarde, incoraggiando i rappresentanti dei Paesi in via di sviluppo presenti in platea. Tra le sfide chiave per una prospettiva di crescita globale, "l'accesso all'educazione per le bambine" può "fare la differenza", ha aggiunto la numero uno del Fmi, evidenziando che "dare maggiore potere alle donne aumenta la crescita, riduce la povertà, contrasta la disuguaglianza e sostiene la diversificazione economica".
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