Il dato per il 2015, già noto, è di 144 giorni in media, cifra con cui l'Italia resta sempre maglia nera nell'Ue contro i 30 massimo 60 giorni previsti dalle regole europee. E' quanto ricorda un rapporto della Commissione Ue pubblicato oggi.
"Stiamo monitorando da vicino l'attuazione della direttiva sul ritardo dei pagamenti, e abbiamo notato una chiara diminuzione in media dei tempi di pagamento all'interno dell'Ue", ha dichiarato la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta Bienkowska, avvertendo però che "i ritardi nei pagamenti continuano a danneggiare molte imprese, in particolare le pmi, e da ultimo la competitività Ue".
Da qui l'invito a "tutti i Paesi Ue a fare più sforzi per combattere" il problema, in quanto "c'è ancora del lavoro da fare prima che una cultura coerente di pagamenti rapidi diventi realtà". L'Italia ha tuttora formalmente aperta una procedura d'infrazione per il mancato rispetto dei tempi previsti dalla direttiva Ue, su cui la Commissione Ue si rifiuta di fornire informazioni.
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