BRUXELLES - Di fronte all'emergenza disoccupazione, i programmi europei Erasmus e Leonardo vanno ampliati ''agli studenti impegnati nella formazione professionale e agli apprendisti''. Questa la proposta lanciata oggi dall'assessore all'istruzione, formazione e lavoro della Regione Lombardia, Valentina Aprea, alla presidente della commissione cultura dell'Europarlamento, l'eurodeputata tedesca Doris Pack (Ppe).
Sulla base dell'esperienza pilota della Lombardia, Aprea propone di estendere gli scambi di formazione qualificata in settori chiave del 'made in Italy' come ristorazione, lavorazione del legno per design e arredo, moda, automazione ed elettronica, agroalimentare, floricultura. L'assessore e' a Bruxelles anche per promuovere l'incontro, ma anche scambi e accordi, fra la delegazione di un centro lombardo di formazione nella ristorazione (CAPAC), con analoghe realta' in Belgio.
''Con una disoccupazione giovanile al 26% e' chiaro che la risposta formativa non puo' essere piu' solo scuola e universita' '' spiega l'assessore. Nel periodo 2009-2012 la Lombardia ha speso in formazione 264 milioni del fondo sociale europeo, di cui 16 milioni che avevano come condizione un risultato occupazionale: ''Ora fra il 20014 e il 2020 invertiremo questa proporzione'' annuncia Aprea. Si parla del cosiddetto ''modello dote'', cioe' un sistema che prevede aiuti finanziari per il collocamento o ricollocamento sul mercato del lavoro. ''Agli stessi enti accreditati per i servizi al lavoro, chiediamo o un tirocinio, o un contratto di apprendistato o determinato o indeterminato'' conclude Aprea.