Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tabacco: Ue, da contrabbando 11,3 mld perdite in 2015

Report 4 'big' settore, in Italia danno a erario per 822 mln

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 8 GIU - Nel 2015 il contrabbando di sigarette ha provocato 11,3 miliardi di perdite ai governi dell'Unione europea. È quanto emerge da uno studio annuale sul mercato illecito del tabacco in Ue, Svizzera e Norvegia pubblicato da KPMG e commissionato dalle quattro principali multinazionali del settore: British American Tobacco plc, Imperial Tobacco Limited, JT International SA e Philip Morris International. Secondo il report, lo scorso anno nell'Ue sono state consumate 53 miliardi di sigarette illegali. In Italia sono quasi raddoppiate le sigarette contraffatte (il 65% erano a 'marchio' Marlboro), passate da 310 milioni a 760 milioni e rappresentando il 16,5% dell'intero mercato nero del tabacco. Se le sigarette contrabbandate fossero state consumate legalmente, l'erario italiano avrebbe guadagnato circa 822 milioni di euro grazie alle imposizioni fiscali.

Nell'Ue il contrabbando di sigarette vale il 10% del consumo totale, una cifra leggermente in calo rispetto al 2014 grazie a una serie di fattori, spiega la relazione, come un maggiore impegno nella lotta al contrabbando e il miglioramento delle condizioni economiche generali. L'industria del settore crede che controlli più stretti nella catena di controllo e condivisione delle informazioni, uniti a un'applicazione più ferrea della legge da parte delle autorità, abbiano dato come risultato un calo di circa il 20% dei flussi commerciali illegali all'interno dell'Ue. Questo significa, continua il report, che l'88% delle sigarette contrabbandate arrivano da paesi non-Ue e spesso non possiedono un logo (le cosiddette 'cheap white').

La pubblicazione dello studio arriva in un momento delicato per l'Ue. Il 9 luglio scadrà infatti l'accordo con Philip Morris International per combattere il contrabbando di sigarette. Il Parlamento europeo si è già detto contrario al rinnovo di tale accordo, mentre la Commissione, alla quale spetta la decisione finale, non si è ancora espressa.(ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: