Primo ok dei 28 alla riforma del
mercato elettrico, mentre continuano i negoziati per cercare un
compromesso sullo stop ai sussidi alle centrali a carbone. Il
via libera alla posizione generale sulla direttiva che ridisegna
il mercato elettrico è arrivato sulla base della proposta della
presidenza estone, mentre restano di più difficile conciliazione
le posizioni tra i Paesi dell'Est, Nord e Centro-Sud Europa
sulla questione dei meccanismi di capacità e le compensazioni
economiche per quelle centrali elettriche più inquinanti. Sul
tavolo ci sono una serie di compromessi successivi a cui sta
lavorando l'Estonia, molto permissivi per cercare di convincere
soprattutto Polonia, Romania e Croazia, ma anche una proposta
della Germania, che fa diverse concessioni per andare incontro a
questi Paesi, e una della Francia, più rigida, che abbasserebbe
ulteriormente la soglia delle centrali 'pulite' a poter
beneficiare dei sussidi perché riguarderebbe tutti i tipi di
impianti. Per l'Italia, secondo quanto si apprende, il
compromesso iniziale della presidenza estone è giudicato troppo
blando, rispetto anche agli impegni presi per uscire dal carbone
entro il 2025, mentre è preferibile la proposta tedesca, che
consente ma con certi limiti i sussidi per quei Paesi che hanno
più centrali a carbone di altri. La proposta francese, invece,
metterebbe a rischio le centrali a gas a ciclo aperto, che
l'Italia non vuole siano escluse dai meccanismi di capacità.
Sul fronte della direttiva sul mercato elettrico, invece, i
28 si sono messi d'accordo su una serie di regole comuni per
garantire un mercato interno competitivo e orientato ai
consumatori. In particolare, non ci saranno prezzi fissi, e i
prezzi regolati saranno consentiti solo per le categorie
vulnerabili e per periodi limitati di tempo, mentre sono
previste salvaguardie per evitare sussidi con un impatto sulla
concorrenza transfrontaliera. Inoltre si dovrà consentire
l'offerta ai consumatori di contratti con prezzi dinamici e
contatori intelligenti, mentre per le infrastrutture di
stoccaggio sarà consentito possederle e operarle sia ai
distributori che ai gestori dei sistemi di trasporto.
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