L'Italia resta al centro di 15
progetti energetici prioritari dell'Ue, rispetto ai 16 di due
anni fa, confermando il suo "ruolo importante della creazione di
un hub del gas nel Mediterraneo" e il lavoro per migliorare le
sue interconnessioni elettriche con il resto d'Europa. Resta
strategico il gasdotto Tap mentre esce di scena il Galsi tra
Sardegna e Algeria, ed entra invece l'Elmed, l'interconnessione
elettrica tra Sicilia e Tunisia. E' quanto emerge dalla lista
della Commissione Ue, che ha rivisto quella del 2015
decurtandola complessivamente di 22 progetti passati così da 248
a 226, tra quelli già completati e quelli non più considerati
chiave. I 15 progetti che coinvolgono l'Italia sono in buona
parte gli stessi della lista del 2015. Di questi 7 sono relativi
all'elettricità per il completamento del Corridoio Nord-Sud
occidentale e di quello centrorientale, con le connessioni tra
Codrongianos-Suvereto, Piossasco con la Francia (la prima
reinserita nella lista dopo il depennamento nel 2015), poi
Verderio Inferiore e Baggio con la Svizzera, Somplago con
l'Austria, Salgareda con la Slovenia, Villanova con il
Montenegro, e l'Elmed tra Sicilia e Tunisia. Altri 6 sono nel
gas e, a parte Passo Gries con la Svizzera (Corridoio Nord-Sud),
gli altri soprattutto sul fronte del Corridoio Sud e il metano
dal Caspio: il Tap con Albania e Grecia via Tanap, Tcp e Scpfx,
poi il Poseidon con la Grecia via l'EastMed Pipeline, e la Linea
Adriatica. Escono il Galsi tra Sardegna e Algeria, e il
rigassificatore di Gela verso Malta. Resta poi confermato il
progetto dell'oleodotto Tal, tra Trieste e Germania, ed entra
uno sulle smart grid, Alpgrid, tra Italia e Austria, al posto
del precedente Green-Med con la Francia. Questi progetti possono
beneficiare della procedura di autorizzazione accelerata Ue per
i lavori e di altre agevolazioni, oltre a poter far domanda per
finanziamenti Ue. La lista verrà di nuovo aggiornata nel 2019.
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