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Enel al top nel mondo in transizione a rinnovabili, studio

Enel al top nel mondo in transizione a rinnovabili, studio

Rapporto Ieefa: più avanti delle utilities tedesche e francesi

BRUXELLES, 04 ottobre 2017, 19:42

Redazione ANSA

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Enel e il colosso dell'eolico americano NextEra sono tra le società produttrici di energia che, a livello mondiale, stanno meglio interpretando la transizione dalle fonti fossili alle rinnovabili. Il riconoscimento viene da un rapporto dell'Istituto per l'Economia Energetica e l'Analisi Finanziaria (Ieefa), con sede negli Usa. Lo studio analizza la performance economica e finanziaria di 11 utilities tra le più importanti del mondo e definisce Enel e NextEra "leader delle rinnovabili". La francese Engie, si legge nel documento, è "frenata dai debiti", le tedesche Rwe e E.On sono alle prese con ricavi in declino e le conseguenze della decisione nazionale che impone di chiudere le centrali nucleari entro il 2022. Tepco (Giappone), Nrg (Usa) e Eskom (Sud Africa) sono le compagnie in ritardo maggiore e avrebbero bisogno di una "seria revisione del loro modello di business".

Enel, secondo il rapporto, "è la più grande società elettrica in Europa per capitalizzazione di mercato" e deve la sua leadership a una "precoce consapevolezza della necessità della transizione" dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili.

Anche l'aver puntato sui contatori intelligenti (smart meters) è considerata una mossa che anticipa molte altre utilities nel mondo. Circa la metà dell'elettricità prodotta dall'azienda italiana, prosegue la relazione, proviene da fonti non fossili, con 36 gigawatt di capacità rinnovabile e idroelettrica che la rendono "una delle più importanti produttrici di energia pulita a livello mondiale". Enel prevede di investire 8 miliardi di euro entro il 2019 per aumentare la propria capacità rinnovabile a 46 gigawatt, ha annunciato l'intenzione di chiudere due grandi centrali a carbone entro il 2018 e di chiuderle tutte entro il 2030.

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