Enel, secondo il rapporto, "è la più grande società elettrica in Europa per capitalizzazione di mercato" e deve la sua leadership a una "precoce consapevolezza della necessità della transizione" dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili.
Anche l'aver puntato sui contatori intelligenti (smart meters) è considerata una mossa che anticipa molte altre utilities nel mondo. Circa la metà dell'elettricità prodotta dall'azienda italiana, prosegue la relazione, proviene da fonti non fossili, con 36 gigawatt di capacità rinnovabile e idroelettrica che la rendono "una delle più importanti produttrici di energia pulita a livello mondiale". Enel prevede di investire 8 miliardi di euro entro il 2019 per aumentare la propria capacità rinnovabile a 46 gigawatt, ha annunciato l'intenzione di chiudere due grandi centrali a carbone entro il 2018 e di chiuderle tutte entro il 2030.
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