Spiagge, laghi e fiumi sempre
più blu in Europa, dove il 96% dei siti di balneazione
monitorati risultano in regola e l'84% di eccellente qualità. La
fotografia arriva dall'Agenzia europea dell'ambiente (Aea) sulla
base dei dati del 2015 da oltre 21mila località di Unione
europea, Svizzera e Albania. L'Italia continua a scalare la
classifica e si piazza al sesto posto (era al settimo l'anno
scorso e all'ottavo nei due anni precedenti) della top ten della
qualità dei siti balneabili, guidata da Lussemburgo, Cipro,
Malta, Grecia e Croazia. Rimangono fuori Spagna (undicesima),
Francia (sedicesima) e Slovenia (ventesima), mentre Albania e
Romania incassano la maglia nera (rispettivamente al
ventinovesimo e trentesimo posto).
"Questo è il risultato di 40 anni di investimenti nelle
infrastrutture idriche e nella gestione delle acque reflue"
spiega il commissario europeo all'Ambiente, Karmenu Vella, che
sottolinea: "È il segno del buon funzionamento della
legislazione dell'Ue".
L'Italia può contare su una qualità dell'acqua eccellente in
oltre il 90% dei siti di balneazione. Sono otto in tutto gli
Stati membri dell'Ue ad incassare questo risultato: Lussemburgo
(tutti gli 11 siti di balneazione analizzati), Cipro (99,1% dei
siti di balneazione), Malta (97,7%), Grecia (97,2%), Croazia
(94,2%), Italia (90,6%), Germania (90,3%) e Austria (90,2%).
Il Belpaese, che ospita un quarto dei siti europei
monitorati, ha visto un aumento sia delle spiagge al top (da
4377 a 4399) sia di laghi e fiumi (da 555 a 596) e un calo di
quelli insufficienti (da 107 a 95), concentrati soprattutto fra
Campania (22), Abruzzo (19), Calabria (18) e Marche (13). A
contare il maggior numero di siti balneabili e di eccellente
qualità sono Sicilia (733), Puglia (669), Sardegna (640),
Calabria (588), Lazio (378), Liguria (373), Toscana (344),
Campania (252) e Lombardia (216).
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