BERLINO - "Ci siamo accordati su un documento sulla base del quale è possibile costruire un governo": lo ha detto il candidato alla cancelleria dell'Spd Olaf Scholz, annunciando l'accordo tra i partiti per fare un governo e il passaggio alla fase delle trattative di coalizione con Verdi e Liberali.
"Siamo convinti di poter concludere un accordo di coalizione ambizioso e sostenibile", ha aggiunto Scholz. Il leader non è sceso nei dettagli circa gli aspetti dell'accordo che riguardano le finanze pubbliche.
"Per il mantenimento degli obiettivi climatici è necessaria un'uscita anticipata dall'energia a carbone. Idealmente dovrebbe avvenire già entro il 2030": è quanto prevede il documento con i punti essenziali dell'accordo di coalizione, citato da Dpa. L'obiettivo dell'uscita dal carbone entro il 2030 è sempre stato tra gli obiettivi del partito dei Verdi, mentre per socialdemocratici e Liberali non era un tema. La Germania al momento ha concordato l'uscita entro il 2038.
Il salario minimo a 12 euro è tra i punti salienti dell'accordo. Si tratta di uno dei punti-bandiera portati avanti in campagna elettorale dal partito socialdemocratico. Lo riporta Handelsblatt. I tre partiti hanno anche concordato di volere eliminare progressivamente il contributo a carico dei cittadini sull'elettricità prodotta da fonti rinnovabili secondo la legge EEG. "In questo modo, stiamo riducendo i costi dell'elettricità per le famiglie e le imprese" si legge nel documento riportato da Dpa. La politica di alleggerimento fiscale è stata portata avanti in campagna elettorale dai liberali di Christian Lindner.
Non introdurremo nuove tasse "e non aumenteremo le tasse come l'imposta sul reddito, sulle società o l'Iva" è scritto nel documento. Non ci saranno nemmeno sgravi fiscali per i redditi più bassi come proposto da Spd e Verdi. È il compromesso raggiunto per arrivare ad un accordo con i Liberali, da sempre contrari ad un aumento della pressione fiscale. "Gli investimenti futuri saranno fatti all'interno della cornice giuridica del freno al debito" si legge ancora nel comunicato.
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