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L'Ue accelera nell'impegno strategico nell'Indo-Pacifico

Vuole completare gli scambi commerciali con l'Australia

Redazione ANSA

BRUXELLES - L'Ue accelera col suo impegno strategico nella regione indo-pacifica e punta a completare gli scambi commerciali con Australia, Indonesia e Nuova Zelanda, oltre alla ripresa delle trattative commerciali e l'avvio di negoziati di investimento con l'India.

"Il baricentro del mondo si sta spostando verso l'Indo Pacifico, sia in termini geoeconomici che geopolitici. Il futuro dell'Ue e di questa regione sono interconnessi. L'Ue è già il principale investitore, il primo partner nella cooperazione allo sviluppo e uno dei maggiori interlocutori commerciali nella regione", ha spiegato l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell.

Per accrescere la propria forza nella regione Indo-Pacifica, la Commissione europea intende "esplorare modi" per un dispiegamento delle forze navali "potenziato" da parte degli Stati membri dell'Ue. L'obiettivo, ha spiegato Borrell, è "aiutare a proteggere le linee marittime di comunicazione e la libertà di navigazione" nella regione, "rafforzando nel contempo la capacità dei partner dell'Indo-Pacifico di garantire la sicurezza marittima. Interrogato sul diverso impegno nell'area da parte degli Stati membri, lo spagnolo ha chiarito che "non si tratta di inviare una flotta europea, ma di usare le imbarcazioni dei diversi Paesi e rafforzarle e coordinarne" la presenza.

L'attuazione della strategia dell'Ue nella regione dell'Indo-Pacifico è molto articolata e prevede varie priorità, a partire dalla conclusione dei negoziati commerciali con l'Australia, l'Indonesia e la Nuova Zelanda; la ripresa delle trattative commerciali e l'avvio di quelle sugli investimenti con l'India; il completamento di un accordo di partenariato economico con la Comunità dell'Africa orientale; oltre a valutare l'eventuale ripresa dei negoziati commerciali con la Malesia, le Filippine e la Tailandia e il futuro negoziato di un accordo commerciale interregionale con l'Asean.

Il piano si propone tra l'altro di concludere accordi di partenariato e di cooperazione con la Malesia e la Tailandia; avviare negoziati di cooperazione con le Maldive e portare a compimento l'imminente nuovo accordo di partnership con gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico. Nel quadro della strategia rientrano partenariati verdi con i Paesi che hanno l'ambizione di lottare contro i cambiamenti climatici e il degrado ambientale.

La prima di queste alleanze è stata sancita col Giappone nel maggio di quest'anno. Tra gli altri obiettivi, il rafforzamento della governance degli oceani, con un maggiore sostegno dell'Ue ai sistemi di controllo e gestione della pesca nella regione. Si punta ad estendere il network di partnership digitali e vagliare la possibilità di concludere nuovi accordi col Giappone, la Corea e Singapore. E ad intensificare l'attuazione di accordi per la connettività con Giappone e India, oltre a rafforzare la cooperazione in materia di ricerca e innovazione nell'ambito di "Horizon Europe".

Si valuterà infine in che modo garantire un maggiore dispiegamento delle forze navali degli Stati Ue per contribuire a proteggere le rotte marittime di comunicazione e la libertà di navigazione. Non ultimo il rafforzamento del sostegno ai sistemi sanitari e alla preparazione alle pandemie a favore dei paesi meno sviluppati.

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