BRUXELLES - "Abbiamo ricevuto ieri sera" dal ministro Gualtieri una nuova lettera "che aumenta la richiesta per una spesa aggiuntiva" destinata a fare fronte alle conseguenze dell'emergenza Coronavirus: questo "non è il momento di guardare ai decimali ma ai posti di lavoro e al futuro delle nostre economie". Così il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni, intervenendo a Uno Mattina, ha aperto alla nuova richiesta di aumento del deficit avanzata dall'Italia.
Dalla Ue devono arrivare "politiche di bilancio coordinate che consentano ai Paesi di prendere iniziative straordinarie" per affrontare un "momento straordinario" come quello attuale, ha affermato il commissario. Inoltre, secondo Gentiloni, per fronteggiare le crisi aziendali causate dall'emergenza Coronavirus saranno necessari anche aiuti pubblici e quindi "qualche regola Ue sugli aiuti di Stato andrà ritoccata".
Non bisogna "perdere la bussola dei nostri valori" e occorre "stare molti attenti a non trasformare queste situazioni gravi di diffusione del virus in situazioni che creano barriere tra diversi Paesi e diversi popoli. Noi stiamo vivendo anche nei confronti degli italiani talvolta atteggiamenti pregiudiziali che non hanno una ragione di esistere. Che noi italiani per primi non dovremo avere nei confronti di Paesi che hanno avuto problemi, penso ai cinesi qualche settimana fa. Questo è il momento di dimostrare che i valori di umanità sono i valori prevalenti", ha detto Gentiloni.
Il vertice svoltosi ieri in videoconferenza tra i leader Ue, ha detto ancora Gentiloni, ha soprattutto un "significato politico: l'Ue cancella le preoccupazioni di sottovalutare o ritardare il suo intervento in una situazione così grave e cerca di dare il suo contributo che è decisivo per tanti aspetti". Il commissario ha poi sottolineato come l'Ue confermi "solidarietà" nei confronti dell'Italia ed anche "nel recepire le richieste che vengono dal governo italiano".
"Da ultimo - ha detto ancora Gentiloni - abbiamo ricevuto ieri sera una nuova lettera dal ministro Roberto Gualtieri che rispetto alla lettera di qualche giorno fa aumenta le richieste che il governo farà al Parlamento per una spesa aggiuntiva per fare fronte a questa emergenza". Per l'ex presidente del Consiglio, dato che l'epidemia non riguarda solo l'Italia "ma purtroppo si sta allargando" anche ad altri Paesi, questo "non è il momento di guardare ai decimale delle regole". Ma è invece il momento "di guardare ai posti di lavoro, ai sistemi sanitari, alla liquidità delle imprese e al futuro delle nostre economie". Insomma, "è il momento di fare tutto il necessario e tutto il possibile".