Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Balcani: Italia e altri 6 Paesi a Ue, migliorare allargamento

Balcani: Italia e altri 6 Paesi a Ue, migliorare allargamento

Ministri Esteri chiedono a Juncker riforma entro gennaio 2020

19 novembre 2019, 20:19

Redazione ANSA

ANSACheck

Balcani: Italia e altri 6 Paesi a Ue, migliorare allargamento - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - L'Italia ed altri sei Paesi dell'Ue chiedono alla Commissione europea di "elaborare concretamente proposte per migliorare l'efficacia del processo di adesione" dei Balcani occidentali "entro gennaio 2020". Si legge in una lettera, di cui l'ANSA ha preso visione, indirizzata al presidente dell'esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, e sottoscritta dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e dagli agli omologhi di Austria, Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Slovacchia. "È vero che il processo di adesione dei Balcani occidentali procede lentamente e in maniera irregolare" ma "deve proseguire senza inutili ritardi", scrivono i capi delle diplomazie dei sette Paesi, spiegando di essere "pronti" a impegnarsi "in modo costruttivo" per una riforma dell'allargamento Ue, con l'obiettivo anche di dare avvio ai negoziati con Albania e Macedonia "nel marzo 2020".

Nella loro lettera a Juncker, i ministri richiamano lo stallo Ue sull'apertura delle trattative con Tirana e Skopje, causato lo scorso mese dal veto francese e dalla spaccatura tra gli Stati membri. "Mentre celebriamo il trentesimo anniversario della caduta della cortina di ferro, che ha dato inizio all'era dell'unificazione europea, ribadiamo che il consolidamento dell'Europa non può essere completato senza i Balcani occidentali", sottolineano i capi delle diplomazie dei sette Paesi. "Nel corso degli anni, la prospettiva europea è stata una fonte di motivazione" per i partner balcanici, che - ricordano i ministri - hanno compiuto riforme e ottenuto "risultati, tra cui lo storico accordo di Prespa" tra la Macedonia del Nord e la Grecia. "Il processo di adesione è essenziale" per garantire "una stabilità duratura, la sicurezza e il prosieguo dei processi di riforma nella regione" balcanica, ma - aggiungono i ministri - anche nell'intera Unione.

La Francia ha "il sostegno dei Paesi Bassi e della Danimarca", ma "è interessante la posizione pubblica di altri" Stati membri, tra cui l'Italia, "che oggi invitano la Commissione a presentare le sue proposte" per "un processo" di allargamento Ue "che porti maggiori risultati", ha commentato la segretaria di Stato francese per gli Affari europei, Amelie de Montchalin, a Bruxelles, parlando della proposta francese per l'adesione dei Balcani occidentali. "Oggi vediamo che" l'allargamento così com'è "non funziona, perché è estremamente lento" e, nel corso dei negoziati, "non vi sono benefici concreti per i cittadini" dei Paesi candidati, ha sottolineato Montchalin, avvertendo che se l'Ue continuerà a negoziare con l'attuale sistema, si limiterà a fare "amministrazione, mentre gli investimenti nella regione saranno fatti da altri". Parigi, ha concluso la segretaria di Stato francese, intende ottenere "una procedura più efficiente entro il vertice di Zagabria 2020".

Accanto all'Italia, anche l'Austria. "Siamo pronti a riflettere sulla riforma del processo di allargamento, ma ciò non deve portare a una strategia che ritardi" l'avvio dei negoziati Ue "con la Macedonia del Nord e l'Albania", ha detto il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, a margine del Consiglio Affari generali a Bruxelles. "Vogliamo assicurarci che l'anno prossimo", in "marzo o aprile", vi sia una "luce verde" da parte dei leader Ue per Tirana e Skopje, ha spiegato Schallenberg, auspicando che Bruxelles elabori un nuovo metodo "per spingere le riforme in questi Paesi". Il processo di "allargamento è il migliore strumento che abbiamo" per l'integrazione dei Balcani occidentali, "rinunciare volontariamente sarebbe irragionevole", ha concluso.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.