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Corte Ue con Bruxelles, illegali norme polacche sui giudici

Prepensionamento viola inamovibilità Corte Suprema

Redazione ANSA BRUXELLES

BRUXELLES - La normativa polacca sull'abbassamento dell'età per il pensionamento dei giudici della Corte suprema è contraria al diritto dell'Unione: lo ha stabilito la Corte di Giustizia della Ue pronunciandosi su un ricorso presentato contro la Polonia dalla Commissione Ue. "Le misure controverse violano i principi dell'inamovibilità dei giudici e dell'indipendenza giudiziaria", scrive la Corte, dando ragione a Bruxelles che aveva contestato le nuove disposizioni polacche.

La nuova legge sul prepensionamento dei giudici è entrata in vigore ad aprile 2018, riduce a 65 anni l'età pensionabile e si applica anche ai giudici nominati prima di quella data. Secondo la Corte, "l'applicazione della misura di abbassamento dell'età per il pensionamento dei giudici della Corte suprema ai giudici in carica presso tale organo giurisdizionale non è giustificata da una finalità legittima e lede il principio di inamovibilità dei giudici intrinsecamente connesso alla loro indipendenza".

 

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