"Al suo primo appuntamento a Bruxelles il governo populista italiano ha gettato la maschera - ha aggiunto -: dopo aver urlato per mesi di avere la soluzione in tasca, dopo una campagna di promesse impossibili sull'immigrazione e dopo le decisioni ciniche del ministro Salvini, ora il premier Conte si presenta ai partner europei con un piano che di fondo chiede più Europa e che ricalca alla lettera quella che è la politica europea sull'immigrazione che abbiamo costruito in questi anni".
Un piano, prosegue Toia costruito "insieme alla Commissione e nonostante il voto contrario o l'astensione di Matteo Salvini al Parlamento europeo su ogni riforma favorevole all'Italia, dalla guardia costiera europea alla riforma di Dublino". Secondo l'europarlamentare "l'unica cosa che è cambiata è che ora l'Italia ha perso credibilità e per gli amici populisti di Salvini sarà più facile rifiutare i ricollocamenti e chiudere i confini per trasformarci nel campo profughi d'Europa".
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