BRUXELLES - La discussione sul processo di pace in Medio oriente e il pranzo col presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen saranno il momento principale della riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue di lunedì, a Bruxelles. Secondo quanto spiegato da fonti europee, i ministri analizzeranno "diverse opzioni per rafforzare lo Stato palestinese, nell'ottica di un processo di pace che abbia una soluzione a due Stati". Tra i vari strumenti al vaglio, anche l'eventuale futuro lancio di un "accordo di associazione", che comunque - viene sottolineato - potrebbe entrare in vigore "solo nel momento in cui lo Stato palestinese venisse riconosciuto".
Nessuno nasconde però che la situazione sia "molto complicata" e in attesa di vedere quale sia il piano Usa, l'Ue "ritiene di avere un ruolo nel fare pressing per un impegno a creare un nuovo slancio".
Quanto alla sospensione di parte dei fondi Usa all'Unrwa, l'agenzia dell'Onu che assiste i profughi palestinesi, "l'Ue ed i suoi Stati membri sono già 'grandi donatori' nei confronti dei palestinesi" ed il Belgio ha già annunciato che accrescerà il suo sostegno, ma non ci sarà "un gioco di sostituzioni", avvertono le fonti Ue.
L'incontro con Abu Mazen, segue quello avuto dai 28 col premier israeliano Benjamin Netanyahu a dicembre. Nell'agenda della riunione anche un collegamento in videoconferenza con l'inviato speciale dell'Onu in Libia, per un aggiornamento della situazione sul terreno e le prospettive politiche future.
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