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Catalogna: Puigdemont, esigo che Madrid restauri mio governo

Catalogna: Puigdemont, esigo che Madrid restauri mio governo

'Le urne hanno parlato, ora Rajoy cominci i negoziati'

BRUXELLES, 02 gennaio 2018, 17:51

Redazione ANSA

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Catalogna: Puigdemont, esigo che Madrid restauri mio governo © ANSA/EPA

BRUXELLES - Madrid deve restaurare il governo legittimo di Puigdemont, riconoscendo il voto delle urne, e cominciare a negoziarvi. E' il messaggio di fine anno lanciato dai social media dal leader indipendentista Carles Puigdemont in esilio a Bruxelles. "Come presidente, esigo dal governo spagnolo e da quelli che lo sostengono che restaurino tutti coloro che sono stati destituiti senza l'autorizzazione dei catalani", ha dichiarato, ora "le urne hanno parlato" e Rajoy deve "cominciare a negoziare politicamente con il governo legittimo" catalano.



I catalani, ha sottolineato Puigdemont in un videomessaggio di auguri per il 2018 di 7 minuti registrato in catalano a Bruxelles e diffuso su Twitter, Instagram e Facebook, "sono un popolo democraticamente maturo, che ha guadagnato il diritto di costituire una repubblica di uomini e di donne liberi". Il leader di JxCat non ha però precisato se questo debba avvenire con un atto di rottura come la dichiarazione unilaterale di indipendenza del 27 ottobre. Anche se la sua coalizione indipendentista ha la maggioranza assoluta dei seggi con 70 su 130, in termini percentuali questa ha raccolto il 47,5% delle preferenze con il 52% di suffragi andati a partiti unionisti.



"Che cosa aspetta il signor Rajoy per accettare il risultato" delle urne, ha incalzato quindi il premier spagnolo il leader di JxCat che al momento, se rientrasse a Barcellona per l'investitura del Parlament il 17 gennaio, rischierebbe quasi certamente l'arresto per sedizione e ribellione come i suoi ex ministri che non si sono rifugiati a Bruxelles. Puigdemont non ha però menzionato nel suo messaggio di fine anno cosa intende fare se sarà ricondotto alla presidenza della regione catalana, auspicando genericamente l'avvento dell' "era del dialogo e del negoziato" che chiede "da anni".

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