BRUXELLES - Via libera ufficiale all'apertura di due nuovi capitoli negoziali per l'adesione del Montenegro all'Unione europea: si tratta del numero due (libertà di circolazione dei lavoratori) e del numero tre (diritto di stabilimento e libera prestazione di servizi). A darne l'annuncio è stato Sven Mikser, ministro degli Esteri dell'Estonia, paese che detiene la presidenza di turno dell'Ue, al termine della conferenza intergovernativa Ue-Montenegro, svoltasi oggi a Bruxelles. I capitoli aperti dal Montenegro diventano dunque 30 sui 35 previsti, 3 dei quali sono già stati provvisoriamente chiusi.
L'apertura di questi due capitoli "è di particolare valore simbolico", ha detto Mikser, poiché "costituiscono il cinquanta percento delle cosiddette quattro libertà fondamentali". Questi due capitoli, "hanno importanza politica e pratica", ha sottolineato anche il commissario all'Allargamento, Johannes Hahn, aggiungendo che Podgorica deve ora "sfruttare lo slancio" nei negoziati, in particolare "per il capitolo sullo stato diritto", dove servono "progressi tangibili". Hahn ha quindi invitato il governo montenegrino a collaborare con l'opposizione e ha sottolineato che "l'attuazione di tutte le raccomandazioni sul processo elettorale resta una priorità" per Bruxelles.
Podgorica, ha evidenziato il ministro per gli Affari europei montenegrino, Andrija Pejovic, che ha guidato la delegazione a Bruxelles, "ha fatto progressi significativi nelle riforme" richieste dall'Ue e "il successo odierno è un'altra conferma che l'ingresso nell'Ue è un obiettivo comune".
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