Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ritardi sistematici pagamenti p.a., Italia deferita a Corte Ue

Ritardi sistematici pagamenti p.a., Italia deferita a Corte Ue

Tajani, Italia non ha rispettato regole

07 dicembre 2017, 16:12

Redazione ANSA

ANSACheck

Il ministro Madia - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - La Commissione Ue ha deciso di portare l'Italia davanti alla Corte di giustizia europea per i "ritardi sistematici" dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione. A tre anni dall'apertura della procedura d'infrazione e dopo un ulteriore avvertimento lo scorso febbraio, nonostante "gli sforzi fatti" la media dei tempi dei pagamenti resta secondo Bruxelles a "100 giorni" e "con picchi che possono essere nettamente superiori". Da qui la decisione della Commissione Ue di deferire l'Italia alla Corte.

 

Secondo la direttiva Ue sui ritardi di pagamento le amministrazioni pubbliche sono tenute a pagare le merci e i servizi acquistati entro 30 giorni o, in circostanze eccezionali, entro 60 giorni dal ricevimento della fattura. La Commissione Juncker attribuisce una "grande importanza" al rispetto di questa normativa, e pertanto "persegue una rigorosa politica di applicazione" anche perché, sottolinea, "la puntualità dei pagamenti è particolarmente importante per le pmi che confidano in un flusso di cassa positivo per assicurare la propria gestione finanziaria, la propria competitività e, in molti casi, la propria sopravvivenza". Bruxelles "riconosce" quindi "gli sforzi compiuti dal governo italiano" in questi anni "per migliorare la situazione in seguito all'avvio della procedura di infrazione con lettera di costituzione in mora nel giugno 2014 e il successivo invio del parere motivato nel febbraio 2017". Ma, evidenzia Bruxelles, "a più di tre anni dall'avvio della procedura di infrazione le amministrazioni pubbliche italiane necessitano ancora in media di 100 giorni per saldare le loro fatture, con picchi che possono essere nettamente superiori".

 

 

Era "inevitabile". L'Italia "ha fatto di tutto per non rispettare le regole. Anche nel 2013, quando Bruxelles ha concesso "la possibilità di sforare il Patto di stabilità per pagare i creditori della Pa, questa opportunità non è stata utilizzata". Così il presidente del Pe, Antonio Tajani, ha commentato il deferimento dell'Italia alla Corte Ue a distanza di quasi 5 anni da quando la Commissione varò la direttiva per sanare il fenomeno dei ritardi dei pagamenti. Ora, ha aggiunto "serve un rapido cambio di rotta".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.