La proposta, spiega Salini, è stata bocciata con 30 voti contrari e 11 favorevoli in commissione trasporti al Parlamento europeo. "Come Ppe - prosegue Salini - abbiano inoltre chiesto che il parametro del 27% venga fissato a livello generale Ue, senza imporre target nazionali che metterebbero a rischio intere economie dei Paesi membri, e ribadito il no ad un passaggio immediato e non graduale ai biofuel di seconda generazione, che comprometterebbe l'impegno delle aziende che stanno ancora ammortizzando gli investimenti sostenuti per i biocarburanti convenzionali, decisi meno di otto anni fa seguendo la direttiva del 2009".
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