BRUXELLES - Come preannunciato al momento della firma del Ceta, il Belgio ha chiesto un parere alla Corte di giustizia europea sulla compatibilità della Corte per la risoluzione delle dispute sugli investimenti (Ics) con il diritto Ue. La mossa era stata concordata tra il governo federale belga e quelli regionali, per sbloccare il veto della Vallonia all'accordo commerciale tra Canada e Ue.
Il Ceta entrerà comunque in vigore in maniera provvisoria il 21 settembre. La parte controversa relativa agli investimenti, infatti, è già stata lasciata fuori dall'applicazione temporanea dell'intesa di libero scambio. Il grosso dell'accordo, dalla fine delle tariffe all'armonizzazione degli standard sino alla tutela di diverse denominazioni d'origine (tra cui molte italiane), non viene quindi toccata. "Siamo consapevoli che tale richiesta era un elemento importante del dibattito intra-belga", ha affermato un portavoce della Commissione Ue, ma questo, ha assicurato "non ha implicazioni sull'applicazione provvisoria del Ceta programmata per il 21 settembre".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA