BRUXELLES - Per il futuro dei fondi strutturali Ue, dopo il 2020, occorre "superare" la condizionalità basata sull'adempimento dei doveri economici da parte di un Paese, "valutando piuttosto" di inserirne una "legata al rispetto dei valori fondamentali e delle regole di convivenza all'interno dell'Unione, e ai principi dello Stato di diritto". E' il punto centrale della posizione del governo italiano sul futuro della politica di coesione Ue, espressa in un documento di lavoro di cui l'ANSA ha preso visione.
L'Unione europea non deve essere attenta "solo ai parametri macroeconomici, ma orientata alla crescita, inclusiva e sostenibile". Va quindi "superata" la condizionalità basata sull'adempimento dei doveri economici da parte di un Paese, "valutando piuttosto" di inserirne una "legata al rispetto dei valori fondamentali e delle regole di convivenza all'interno dell'Ue e ai principi dello Stato di diritto".
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