BRUXELLES, 4 MAG - La proposta di riforma del regolamento di Dublino presentata dalla Commissione Ue prevede un meccanismo per una giusta ridistribuzione dei richiedenti asilo, sulla base di un sistema automatico che scatta quando viene sforato il 150% della quota di riferimento (fissata da Bruxelles secondo una chiave di ripartizione) delle richieste di asilo presentate in uno Stato. L'iniziativa è stata illustrata dal vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans e dal commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos.
La chiave per determinare la "giusta quota" di richieste d'asilo per Paese - una percentuale che non è stata inclusa nel documento legislativo - è elaborata per il 50% sulla popolazione e per il 50% sul Pil dello Stato. Il sistema automatico registrerà tutte le richieste d'asilo introdotte in Ue per ogni Stato membro su base quotidiana, e tutti i reinsediamenti effettuati da ciascuno Stato. Il sistema sarà in grado di stabilire automaticamente quando un Paese affronta un numero sproporzionato di richieste d'asilo. Per lo Stato che temporaneamente non prende parte ai ricollocamenti è previsto un contributo di solidarietà di 250mila euro, per ciascun richiedente asilo che non viene accolto. E' parte della proposta di riforma del regolamento di Dublino presentata stamani dal vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans e dal commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos. Gran Bretagna e Irlanda potranno decidere se e in quale misura vogliono partecipare a queste misure. Se non fanno l'opt in, per loro varranno le regole attuali. Per sostenere l'attuazione pratica del sistema di Dublino riformato, la Commissione europea propone di adattare e rafforzare il sistema Eurodac e Easo.
"Noi giochiamo con le carte che abbiamo in mano e con queste carte, questo è il gioco migliore", così il vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans spiegando che per la scelta degli elementi che caratterizzano la proposta di riforma del regolamento di Dublino "si è tenuto conto dell'opinione degli Stati membri e del Parlamento europeo". La riforma "serve a risolvere le ragioni per cui Dublino non funziona. I singoli stati membri sono stati lasciati soli con problemi così gravi che non erano in grado di gestire. Italia e Grecia per anni hanno chiesto solidarietà e non hanno ricevuto altra risposta se non quella che Dublino dice di fare questo", ha detto Timmermens.
"Il vecchio regolamento di Dublino è stato ucciso dalla pressione senza precedenti. Il sistema non ha funzionato. Questa proposta è ambiziosa perché propone un sistema giusto e quando entrerà in vigore, il cambiamento sarà radicale", così il commissario europeo Dimitris Avramopoulos nel presentare la proposta di riforma.
"Se non ci sarà solidarietà" nell'affrontare i flussi migratori "non ci sarà solidarietà in nessun altro settore. Non si voltano le spalle al vicino", così il vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans nel presentare la proposta di riforma del regolamento di Dublino.