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Iva: Ue, Italia sotto accusa per 2 milioni non riscossi

Iva: Ue, Italia sotto accusa per 2 milioni non riscossi

Procedura infrazione va avanti, si rischia deferimento a Corte

BRUXELLES, 28 aprile 2016, 18:42

Redazione ANSA

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Iva: Ue, Italia sotto accusa per 2 milioni non riscossi - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Una 'svista' burocratica rischia di costare cara all'Italia: tutto dipenderà dall'esito del braccio di ferro in corso fra Bruxelles e Roma sulla mancata riscossione da parte del fisco di oltre due milioni di euro dovuti alle casse Ue, secondo l'esecutivo comunitario, nel quadro di una complessa operazione legata all'Iva e al contrabbando di sigarette.

 

La Commissione europea ha deciso ora di portare avanti l'azione contro l'Italia inviando al governo un parere motivato, il passo della procedura d'infrazione che precede il possibile deferimento alla Corte di giustizia Ue. La vicenda nasce dal sequestro di un container, ritrovato tra l'altro vuoto, nell'ambito di un'operazione anti-contrabbando di sigarette ordinata dalla Procura di Palermo nel 1997. All'epoca era stato stimato che il carico di tabacchi fuorilegge trasportato nel container valesse 2,1 milioni di euro. Nei cinque anni seguenti - il periodo previsto dalla legge - l'Italia però non è riuscita ad accertare il vero importo del carico, non ha contestato o corretto la cifra stimata inizialmente e non ha versato a Bruxelles l'Iva dovuta. Così, secondo la tesi della Commissione, è scattato l'obbligo di corrispondere il valore totale dell'importo. L'Italia, considerando la cifra solo una stima ed avendo chiuso il caso, ritiene invece che non sussista alcun motivo di versare quanto richiesto ed è pronta a difendere la sua posizione di fronte alla Corte di giustizia Ue.

 

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