BRUXELLES - "L'accordo per la realizzazione della banda ultralarga su tutto il territorio italiano é ormai una realtà: 18 milioni di cittadini, 7.300 comuni, avranno accesso alla rete grazie all'impegno pubblico. Auspicherei che la soluzione individuata dal Governo possa essere estesa ad altri grandi progetti di ammodernamento di cui tutte le Regioni hanno bisogno". Così l'eurodeputata Michela Giuffrida (Pd) in occasione del confronto da lei organizzato, oggi a Bruxelles, sulla presentazione del piano del Governo italiano e le soluzioni per portare la banda larga nelle aree più remote.
Numerosi gli oratori intervenuti che hanno illustrato i vantaggi di avere "un'efficace strategia nazionale". Tra questi, Raffaele Tiscar, vice-segretario generale alla Presidenza del Consiglio italiano, secondo cui l'Italia "ha imboccato la strada giusta". Anche per Antonio Preto commissario Agcom, "il Governo ha fatto le buone scelte. C'é ora urgenza, ha precisato, di intervenire sulle aree a fallimento di mercato" (quelle in cui gli operatori non sono finora intervenuti con propri programmi infrastrutturali né hanno interesse a farlo entro i prossimi tre anni). Per Salvatore Lombardo, Ceo di Infratel, "pur partendo tra gli ultimi sulla banda ultralarga, in due anni si é passati da una copertura del 12% al 42%. E un grande contributo é venuto da Fondi strutturali dell'Ue".
Proprio sull'utilizzo dei fondi Ue Guido Acchioni della Commissione europea ha detto che "l'Italia é il Paese che ha programmato più fondi strutturali e fondi rurali sull'Ict e sulla banda larga in tutta Europea. Questa é la prima volta - ha aggiunto - che succede. C'é anche una visione molto più chiara dal punto di vista strategico dal punto di vista dei modelli di investimento e dei contatti con le Regioni". "Portare l'accesso internet ad alta velocità a tutti i cittadini e alle imprese italiane, ovunque esse siano, é essenziale, ma non basta", ha detto Giuffrida. "Occorre garantire che tutti abbiano la scelta tra offerte competitive in termini di qualità e prezzo, come già avviene nei grandi centri abitati. Grazie ai fondi messi a disposizione dall'Ue e dal Governo italiano, alle comunità territoriali spetta ora un ruolo centrale per la realizzazione di questo obiettivo.
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