STRASBURGO - "Adesso dobbiamo intervenire per fare in modo che le regole stringenti sulla qualità dell'aria a tutela della nostra salute vengano pienamente rispettate". Giovanni La Via, Ncd e Presidente della Commissione ambiente del Parlamento Ue, è intervenuto ieri a difesa delle norme e perché "i controlli consentano davvero di impedire frodi come quelle commesse, e di punire severamente comportamenti simili".
"Mi auguro - ha affermato ancora parlando nella plenaria di Strasburgo durante un dibattito sul caso Volkswagen - che questo scandalo possa servire a scoprire fino in fondo cosa succede" nel settore dell'auto "e se siamo dinanzi ad un caso isolato o ad un comportamento illecito comune a più aziende". La Via ha chiesto alla Commissione Ue di procedere con le necessarie investigazioni", tenendo il Parlamento "informato sui risultati delle indagini" ed ai 28, responsabili dei controlli, "come vengono svolti i test di omologazione e com'è possibile che le autorità non abbiano scoperto l'esistenza di meccanismi illegali".
La Via ha proposto di realizzare i test su strada e non in laboratorio e ha chiesto alla Commissione "l'eventuale istituzione di un'Autorità di omologazione o sorveglianza europea, che possa gestire in maniera coordinata le operazioni di controllo e verifica".
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