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Voto in Danimarca rafforza destra xenofoba europea

Voto in Danimarca rafforza destra xenofoba europea

Dopo formazione eurogruppo Lega-Fn monta nell'Ue l'onda radicale

BRUXELLES, 19 giugno 2015, 19:01

Redazione ANSA

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BRUXELLES - La xenofobia e il populismo sfondano anche nel Nord Europa: il netto successo del Partito del Popolo danese (Df) alle elezioni di ieri, seconda forza politica di Danimarca con il 21,1% dei voti, conferma l'avanzata generale, in tutto il Vecchio Continente, dei movimenti anti-immigrazione. Proprio l'exploit del Df ha spinto i Blu, il blocco conservatore dell'ex premier Lars Lokke Rasmussen, a ottenere la maggioranza necessaria per guidare il Paese scandinavo per i prossimi anni.

 

Un successo che provoca grande preoccupazione dell'European Network Against Racism, una rete di ong, con sede a Bruxelles, che si batte contro il razzismo e le discriminazioni: "Ha vinto un partito che si dice apertamente anti-Islam - segnala l'associazione - che da anni promuove campagne contro tutte le minoranze, etniche, religiose, sessuali, contro ogni idea di società aperta, tollerante e inclusiva". Battuta d'arresto, quindi, per i socialdemocratici della premier uscente Helle Thorning-Schmidt che restano il primo partito con il 26,3% dei voti, ma hanno subito ammesso la sconfitta. L'avanzata dell'estrema destra danese arriva in un momento molto delicato per Bruxelles e le istituzioni europee, da settimane alle prese con il drammatico rebus dei conti greci e le divisioni tra gli Stati membri su come affrontare l'emergenza sbarchi.

 

Difficoltà reali e molto profonde che stanno dando nuova forza all'onda montante di chi, in tutta Europa, vuole esplicitamente abbattere "l'Unione sovietica europea frutto dell'inciucio tra socialisti e democristiani", per usare le parole di Matteo Salvini. Appena una settimana fa, in un giorno definito da molti storico, s'è formato un nuovo eurogruppo a Bruxelles, quello dell'"Europa delle Nazioni e della Libertà", frutto dell'alleanza tra le forze più radicali della destra europea, dal Front National di Marine Le Pen, alla Lega Nord, senza dimenticare il Pvv olandese, un partito omofobo e islamofobo olandese. Proprio il suo leader, Geert Wilders oggi rilancia lo scontro con il mondo musulmano, annunciando che domani, in diretta, sulla tv pubblica, mostrerà alcune vignette su Maometto. A suo dire "per difendere la libertà d'espressione", dopo che una mostra di caricature di questo tipo, in Texas, è stata bersaglio di un attacco rivendicato dall'Isis, lo scorso maggio. Una decisione che, se verrà confermata dai fatti, potrebbe costare al suo partito l'esclusione dal piccolo schermo per un periodo tra uno e quattro anni. Una pena tutto sommato non troppo severa per chi fa della lotta all'Islam uno dei punti cardini del proprio programma politico.

 

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