Questo il testo del tweet appena pubblicato dal commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks. Muiznieks ha sollecitato più volte, anche recentemente, tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa a porre la massima cautela nel redigere e adottare nuove leggi antiterrorismo e ad assicurare, in particolare, che le tutte le misure introdotte siano soggette a un effettivo controllo democratico.
Secondo il commissario "il rispetto per la vita privata è un diritto che non si deve poter erodere facilmente". Ovviamente, afferma Muiznieks, gli Stati hanno il dovere di garantire la sicurezza entro i loro confini, ma la risposta di come conciliare sicurezza e rispetto per i diritti umani deve venire da un dibattito democratico e trasparente. Gli Stati inoltre devono imparare le lezioni offerte dalla "guerra al terrorismo" condotta negli ultimi 15 anni. Queste mostrano, continua il commissario, che restringere i diritti umani in nome della sicurezza è un errore molto grave, oltre a essere una misura inefficace che può anche finire per aiutare i terroristi. "Non è riducendo le nostre libertà che aumentiamo la nostra sicurezza", osserva Miuznieks, mentre al contrario "le politiche che rispettano i diritti umani custodiscono i valori che i terroristi cercano di distruggere, indeboliscono l'appoggio ai movimenti estremisti e aumentano la fiducia dei cittadini nello stato di diritto".
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