"Oggi le industrie culturali e
creative hanno bisogno del nostro sostegno. La sentenza sugli
e-book deve essere subito affrontata dalla Commissione Ue": così
su Twitter il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz dopo
la sentenza in cui la Corte Ue dice no all'Iva ridotta sugli
e-book in Francia e Lussemburgo.
Un tema particolarmente caro al leader socialdemocratico che
com'è noto, sin da giovane ha lavorato in diverse case editrici
e dal 1982 sino al 1994 è stato anche il proprietario di una
libreria a Wurselen.
Sulla questione è intervenuta anche Silvia Costa,
europarlamentare Pd presidente dela commissione cultura. "Ho
chiesto personalmente al Commissario Tibor Navracsics in
Commissione Cultura e a Dace Melbarde, Ministra della Cultura
della Lettonia che attualmente presiede il semestre Ue, di
lavorare per un'Iva europea sugli e-book", ha detto.
"Ho sostenuto e condiviso la battaglia fatta dal Ministro
Franceschini per il riconoscimento degli e-books come contenuti
culturali e non come servizi digitali e il provvedimento che ne
è scaturito. Credo che la direzione da seguire - ha aggiunto
Costa - sia proprio quella indicata dalla scorsa Presidenza
italiana, e cioè il raggiungimento di una imposta Ue".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA