L'appartenenza della Grecia all'Ue, decisa nel 1981 e confermata da diversi governi eletti democraticamente, comporta l'accettazione di questa premessa fondamentale. Riaprire oggi il vaso di Pandora delle rivendicazioni storiche - osserva Toia - è insensato e controproducente alla vigilia di un summit Ue decisivo per la questione del debito greco. Questo atteggiamento di Tsipras rivela una propensione al nazionalismo, come l'alleanza con l'estrema destra, che è pericolosa e contraddittoria rispetto alla richiesta di una nuova Europa".
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