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Fisco, giro di vite Ue contro evasione multinazionali

Fisco, giro di vite Ue contro evasione multinazionali

Dopo vicenda LuxLeaks. Tutto rinviato invece per Tobin Tax

BRUXELLES, 09 dicembre 2014, 19:48

Redazione ANSA

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L'Europa spinge l'acceleratore sulla lotta all'evasione fiscale e approva oggi due misure bloccate da tempo in Consiglio: una per impedire che le multinazionali aggirino il fisco spostando i loro profitti tra una filiale e l'altra, e l'altra che rende obbligatorio lo scambio di informazioni in materia fiscale su interessi, dividendi, altre entrate e conti bancari di individui, fondi ed entità, mettendo fine per sempre al segreto bancario in Ue. Per quest'ultima si tratta dell'ultimo via libera perché l'accordo politico era stato già raggiunto ad ottobre, mentre la prima passerà al prossimo Consiglio ma senza discussione. Tramonta invece l'ipotesi di un accordo sulla Tobin Tax a undici, tra cui Italia, Francia e Germania, entro la fine della presidenza italiana: i Paesi sono ancora divisi sui principi cardine e quindi il dossier è rinviato al 2015. Quello che l'Ecofin ha approvato oggi è la 'clausola anti-abusi', cioè una modifica alla direttiva sulle società sussidiarie (o direttiva 'madri-figlie'), nata nel 2011 per assicurare che i profitti realizzati da gruppi che operano in più Paesi non vengano tassati due volte. Nel 2013 la Commissione ha però richiesto la revisione della direttiva e l'introduzione di una norma 'anti-abusi' perché si è resa conto che alcune multinazionali 'giocavano' con i propri profitti, spostandoli dove più conveniente, per aggirare il fisco. La clausola impedisce ai Governi di "concedere i benefici della direttiva sulle sussidiarie agli accordi che non sono 'genuini' e sono stati realizzati per ottenere un vantaggio fiscale, senza riflettere la realtà economica", spiega il Consiglio. Per il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, che presiede l'Ecofin, "consentirà agli Stati di combattere meglio la pianificazione fiscale aggressiva da parte di gruppi o di società assicurando una più equa tassazione nell'Ue". Per il commissario all'economia Pierre Moscovici la clausola anti-abuso "chiude i buchi del sistema che potevano essere usati per una pianificazione fiscale aggressiva". L'altro provvedimento approvato riguarda l'estensione a dividendi, interessi, rendite finanziarie e altri profitti dello scambio automatico di informazioni tra autorità fiscali (si tratta dell'estensione della 'direttiva sulla cooperazione amministrativa'). Ha un duplice scopo: prevenire che i contribuenti nascondano capitali tassabili all'estero e migliorare l'efficienza della riscossione. "L'adozione della direttiva rivista sulla cooperazione amministrativa è un passo cruciale nella lotta all'evasione", ha detto il ministro Pier Carlo Padoan, presidente del Consiglio Ecofin, precisando che "segna la fine del segreto bancario". Per Moscovici questa decisione "assicura che lo scambio di informazioni fiscali assuma la dimensione più ampia possibile", visto che "gli eventi attuali richiedono un aumento degli sforzi per combattere l'evasione su tutti i fronti". Il commissario ha ricordato che all'inizio del 2015 proporrà che lo stesso meccanismo si applichi ai 'tax ruling', cioè gli accordi fiscali con le aziende finiti nell'occhio del ciclone con lo scandalo LuxLeaks.

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