La visita ufficiale di Papa
Francesco, la presentazione da parte di Jean-Claude Juncker del
piano d'investimenti di 300 miliardi di euro, la mozione di
sfiducia del M5S contro la Commissione Ue e il voto sul
riconoscimento dello Stato palestinese: sono questi i temi più
importanti al centro della fittissima agenda della sessione
plenaria del Parlamento europeo prevista la prossima settimana a
Strasburgo.
L'evento più atteso è senz'altro il discorso del Papa del 25
novembre, cui assisterà anche il premier italiano Matteo Renzi
in veste di presidente di turno dell'Unione europea. La
precedente visita di un Pontefice era avvenuta ventisei anni fa,
l'11 ottobre del 1988, quando Papa Giovanni Paolo II era
intervenuto davanti agli eurodeputati degli allora dodici Paesi
membri della Comunità europea.
Il giorno seguente, mercoledì, è prevista la presentazione da
parte del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker,
del tanto atteso piano d'investimenti di 300 miliardi di euro,
annunciato per la prima volta a luglio. Un piano che è già stato
giudicato insufficiente da liberali e socialisti, che in
settimana hanno lanciato rispettivamente dei progetti da 700 e
800 miliardi di euro.
La plenaria dell'Europarlamento si aprirà però lunedì
pomeriggio con un dibattito sulla mozione di sfiducia alla
Commissione Juncker presentata dal M5S per le rivelazioni del
caso LuxLeaks, una discussione cui assisterà l'intero collegio
dei commissari Ue. Il voto sulla mozione è previsto per giovedì,
ma il raggiungimento della necessaria maggioranza di due terzi
appare impossibile. Tutti i gruppi politici con la sola
eccezione degli euroscettici hanno già annunciato di non
sostenere l'iniziativa. ''E' soltanto un tentativo d'indebolire
l'Ue e non ha nessuna possibilità di passare'', ha affermato il
portavoce del Ppe.
Fra gli appuntamenti più attesi della settimana ci sarà anche
una discussione mercoledì sul riconoscimento della Palestina
come Stato, cui è prevista la partecipazione dell'Alto
rappresentante per la politica estera dell'Unione europea,
Federica Mogherini. Il dibattito sarà seguito, giovedì, dal voto
su una risoluzione non vincolante. L'iniziativa di Strasburgo
segue le mozioni già approvate dai parlamenti di Spagna e Gran
Bretagna. (ANSA)
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