L'Italia deve inviare a
Bruxelles "entro il 29 novembre" la prima relazione di
monitoraggio sulla corretta applicazione della direttiva Ue sui
ritardi dei pagamenti. E' quanto contiene la lettera della
Commissione Ue inviata negli scorsi giorni, di cui l'Ansa ha
copia. Come aveva annunciato il commissario uscente
all'industria Ferdinando Nelli Feroci, nell'ambito della
procedura d'infrazione che era stata aperta dall'ex commissario
Antonio Tajani, Bruxelles ha deciso di non proseguire con
l'infrazione e chiedere però ogni due mesi sino al prossimo
giugno una relazione all'Italia per verificare l'attuazione
della direttiva, dopo gli impegni assunti dall'Italia
nell'estate per assicurare i pagamenti della Pa nei 30-60 giorni
previsti dalle norme Ue. "La relazione dovrà contenere
informazioni precise sui tempi di pagamento della Pa centrale,
regionale e locale, in maniera da poter verificare - si legge
nella lettera come tale nuovo sistema abbia un impatto effettivo
e diretto sulla riduzione progressiva dei tempi di pagamento".
Solo se questa si verificherà, infatti, l'infrazione potrà
essere definitivamente chiusa. "La Commissione - puntualizza la
lettera - si riserva di prendere ulteriori iniziative
nell'ambito della procedura d'infrazione pendente ove queste
relazioni non fossero inviate puntualmente ogni due mesi o non
risultasse l'esistenza di tangibili e costanti miglioramenti
nella puntualità dei pagamenti". La Commissione aveva inviato
una lettera di messa in mora all'Italia. Se la procedura dovesse
proseguire, la prossima tappa sarebbe l'invio di un parere
motivato e successivamente il deferimento alla Corte di
giustizia.
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